Da poco, dopo anni di lotte, gli educatori hanno ottenuto, ma ancora non ricevuto, il riconoscimento dell’aumento di livello che ne attesta la professionalità. Purtroppo, perché i diritti oggi sono privilegi centellinati per dividere sempre di più i lavoratori, è un riconoscimento che spetta esclusivamente ai laureati.
Peccato che in questo campo, soprattutto nei servizi di prima infanzia, moltissime siano le lavoratrici che da decenni lavorano con professionalità e competenza anche se semplicemente diplomate. Questa nuova idea dell’iscrizione ad un Albo professionale degli educatori è l’ennesima presa in giro di chi ci amministra che si va ad aggiungere, per altro, al quel mondo selvaggio e intricato di crediti formativi e abilitazioni varie per l’insegnamento, altre macchine mangia soldi ad una classe di lavoratori sfruttati e precarizzati.
Mi piacerebbe pensare che sia mala amministrazione partorita da omini che non sanno quello che fanno, ma la verità è che sanno esattamente quello che stanno facendo e lo fanno deliberatamente per annientare i lavoratori fino nell’animo.
Alessandra Valentini – Segretario provinciale PRC-SE Reggio Emilia