Linea Verde Italia, il celebre programma di Rai Uno si è occupato nei giorni scorsi di Reggio Emilia nella puntata che andrà in onda il primo marzo alle 12.30.
Le conduttrici Elisa Isoardi e Monica Caradonna, illustreranno le innovazioni tecnologiche, i luoghi riqualificati e le architetture contemporanee, i parchi storici e quelli ‘a misura di Clima’, le piste ciclopedonali ed altre eccellenze che, secondo il rapporto di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia ed Il Sole 24Ore, fanno di Reggio Emilia la prima città d’Italia per ‘Performance ambientali’.
Insieme con i volontari di Fiab-Tuttinbici, sono stati presentati alcuni tratti della rete ciclabile, la più estesa in Italia in rapporto al numero di abitanti della città, di cui fa parte il nuovo ponte ciclopedonale del Gattaglio.
Tra le aree verdi, lo storico Parco del popolo, riqualificato con risorse del Pnrr e, tra gli spazi urbani riqualificati con criteri di sostenibilità ambientale, l’affascinante piazza del Popol giost.
Ancora, in tema di sostenibilità, spazio agli impianti di Forsu, il biodigestore di Iren per la produzione di Biometano tratto dal rifiuto organico proveniente dalla raccolta differenziata, e ad azioni di bonifica ambientale realizzate anche in questo caso con finanziamenti Pnrr.
Al Reggiane Parco Innovazione, risultato di un importante intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana, si è parlato di ricerca, innovazione, formazione e crescita sostenibile del territorio.
A La Polveriera, spazio polifunzionale che ospita laboratori creativi e artistici con persone con disabilità, terranno banco i temi della riqualificazione urbana associati alla promozione delle persone e delle competenze singole nel segno dell’inclusione sociale.
Linea Verde Italia non poteva infine non occuparsi del Tricolore, nella città in cui il 7 gennaio 1797 è nata la bandiera italiana. E infatti, con rappresentanti dell’Esercito e del Museo del Tricolore, si è reso omaggio alla Bandiera in piazza della Vittoria, dove la Banda musicale dell’Esercito ha eseguito l’Inno di Mameli e, subito dopo, si è assistito all’atterraggio di due paracadutisti del Reparto Attività sportive dell’Esercito italiano, che sono scesi dal cielo con uno spettacolare vessillo Tricolore.