Lunedì 10 luglio alle ore 12 tutti i telefoni cellulari collegati a celle di telefonia mobile dell’Emilia-Romagna – e tra questi quelli presenti a Reggio Emilia – squilleranno contemporaneamente e con un suono diverso rispetto a quello delle normali notifiche.
IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, arriva in Emilia-Romagna con un messaggio di test che, spiega la Regione in una propria nota, “una volta a regime, potrà essere attivato per informare direttamente i cittadini in caso di gravi emergenze imminenti o in corso”.
Dopo sperimentazioni in alcune altre regioni, l’iniziativa arriva quindi anche a Reggio Emilia e in Emilia-Romagna, e nei prossimi mesi tutta l’Italia sarà raggiunta dal messaggio di test. Per arrivare preparati all’appuntamento, la Regione ha già incontrato e informato tutti i soggetti del sistema regionale e di protezione civile: Prefetture, Comuni, Province, Anci, Vigili del Fuoco, Carabinieri forestali, Ufficio scolastico regionale, categorie professionali e volontariato. Uno specifico piano di comunicazione prevede inoltre l’attivazione di vari canali, tra cui i social, per diffondere la notizia a ridosso dell’evento.
Chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere, e non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio stesso. L’invito della Regione per tutti coloro, che abbiano ricevuto correttamente il messaggio o meno, è ad andare sul sito it-alert.ite rispondere al questionario: le risposte fornite permetteranno di migliorare il sistema.
“Desidero sottolineare che si tratta di un test e che, ricevuto il messaggio di prova, nessuno dovrà preoccuparsi – sottolinea l’assessore alla Protezione civile Lanfranco De Franco – Disponiamo a livello regionale e quindi locale di un sistema di allertamento ben strutturato, ma è importante anche questa integrazione, per raggiungere quanta più popolazione possibile, siano residenti o non residenti. Chiediamo a chiunque si trovi a Reggio Emilia lunedì 10 luglio e riceve il messaggio, di compilare poi il questionario: sarà un utile contributo a migliorare eventualmente il sistema di protezione”.
Una volta chiusa questa prima fase, “nel 2024 IT-alert diventerà operativo sul territorio nazionale e si attiverà in sei casi di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali”.
IT-alert, infatti, non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, come ad esempio il canale Telegram @AllertaMeteoER già in uso dal 2020 e gli altri canali social, ma andrà a integrarle.
Come funziona – Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio “IT-alert”.
Non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione.
Il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti.
Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza.
Possono esservi dei limiti tecnologici: un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa, oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.