Vuol diventare sempre più grande e sempre più capace di dare risposte inclusive tramite lo sport, il progetto provinciale All Inclusive Sport coordinato dal centro di servizio per il volontariato CSV Emilia. E per farlo lancia una campagna di raccolta fondi sostenuta tra gli altri da atleti di vertice, come Matteo Chillo di Pallacanestro Reggiana, Francesco Colombo di Valorugby, Ana Maria Vitelaru, campionessa paralimpica di handbike e Luca Venturelli, campione di atletica FISDIR.
La campagna di raccolti fondi “All Inclusive Per Crescere – Includere per Diventare Grandi” è appoggiata alla piattaforma Ideaginger, una delle principali realtà italiane di crowdfunding, e punta a raggiungere quota 13.000 euro entro il 30 giugno 2025. In questo modo, si potrà garantire un tutor in affiancamento a 25 atleti con disabilità, dei 250 già inseriti in tante discipline in società di tutta la provincia, per tutto il prossimo anno sportivo. Al progetto, però, ne serviranno molti di più. “Facciamo crescere i ragazzi nell’inclusione, giorno dopo giorno, anno dopo anno. È così che diventeranno grandi”, è l’appello lanciato.
All Inclusive Sport è infatti l’unico progetto in Italia che permette a centinaia di bambini e ragazzi con disabilità di scegliere il proprio sport e crescere praticandolo, insieme a migliaia di coetanei senza disabilità. Oggi ne affianca gratuitamente 250, impegnati tra 4.000 compagni di squadra e affiancati da tutor per l’inclusione che aiutano gli allenatori. Il tutor è una figura gratuita sia per la famiglia dell’atleta con disabilità che per l’associazione sportiva che lo accoglie, così da abbattere ogni barriera, compresa quella economica.
“All Inclusive Per Crescere – Includere per Diventare Grandi” è stata presentata mercoledì 7 maggio nella sede della Provincia di Reggio Emilia alla presenza dei campioni sostenitori e di una bella rappresentanza delle istituzioni, delle realtà sportive e delle associazioni di volontariato reggiane e di diversi tutor del progetto.
Con Eugenia Marè, referente del progetto per CSV Emilia, il centro di servizio per il volontariato che coordina All Inclusive Sport, e Cécile Derny, referente del fundraising di CSV Emilia e curatrice della campagna, hanno preso la parola Matteo Chillo, giocatore della Unahotels Pallacanestro Reggiana, Francesco Colombo di ValorugbyAna Maria Vitelaru, campionessa paralimpica di handbike e Luca Venturelli, campione di atletica FISDIR. Il pomeriggio è stato aperto dalla vicepresidente della Provincia, la sindaca di Cavriago Francesca Bedogni, sono successivamente intervenute le assessore del Comune di Reggio Emilia Annalisa Rabitti e Stefania Bondavalli e la presidente della Fondazione per lo Sport Valeria Prampolini.
Insieme, hanno ribadito l’importanza di garantire a tutti il diritto al sport, permettendo anche ai bambini e ai ragazzi con disabilità di realizzare i propri sogni: scegliere una disciplina da amare e crescere, praticandola, insieme ai coetanei. Quando serve, cambiarla e provarne un’altra. Esprimere attraverso lo sport la propria personalità e sviluppare le proprie capacità e aspirazioni. Con la stessa libertà che hanno i bambini senza disabilità.
E non solo. Vi è un altro aspetto, ancor più importante. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, All Inclusive Sport aiuta migliaia di ragazzi e ragazze a crescere in un ambiente sportivo inclusivo. Non si tratta di un’esperienza singola, ma di un lungo percorso quotidiano, che unisce atleti con e senza disabilità nelle fatiche degli allenamenti, nelle risate degli spogliatoi, nelle esultanze delle vittorie e nelle delusioni delle sconfitte. Condividendo per anni una passione comune, con il supporto e la mediazione di un tutor dedicato a fianco dell’allenatore, i ragazzi imparano ad aspettarsi e ad aiutarsi, a comunicare e aprirsi verso le diversità. A superare i pregiudizi e le paure verso la disabilità.
 
COME DONARE?
“All Inclusive Per Crescere – Includere per Diventare Grandi” si snoda come una classica raccolta fondi online. È sufficiente andare sul sito www.ideaginger.it e cercare il progetto, o trovare il link direttamente dal sito www.allinclusivesport.it o sui canali social di All Inclusive Sport.
Una volta arrivati sulla pagina della campagna, sarà possibile effettuare una donazione, con nome o anonima, scegliendo tra varie ricompense già indicate, di diversa entità e portata. A disposizione, vi sono anche alcuni premi dei campioni che sostengono il progetto. Inoltre, è possibile anche fare donazioni con altre cifre, a libera scelta. L’obiettivo minimo da raggiungere è 13.000 euro, la cifra che garantirà la presenza di 25 tutor nell’annata sportiva 2025/26, ma al progetto ne serviranno molti di più. È possibile donare sino al 30 giugno 2025.
IL LINK DIRETTO
Francesca Bedogni
Progetto a cui sono molto legata, chiunque lo conosca ci si lega, valore straordinario per le persone e per l sua efficacia, perché funziona, i ragazzi hanno un impatto, chi incrocia occhi di chi viene raggiunto coinvolto come ragazzo e come tutor, si fa fatica a rimanere indifferenti, progetto che sta ispirando altre province, ci riempie d’orgoglio e ha senso essere qui per rappresentare tutto il territorio assieme al Comune di Reggio.
Matteo Chillo
I compagni di squadra sono fondamentali, crei quella famiglia fuori dalla famiglia, cambia da sport a sport, nel basket la connessione che hai coi compagni di squadra è fondamentale, li vedi più dei parenti e il paragone che mi viene è proprio quello della famiglia, in cui tutti si possono aiutare e sostenere.
Francesco Colombo
Tante amicizie profonde, valori famiglia e amicizia, legami che si rispecchia nella vita sociale lottando insieme e passando tanto tempo a sacrificarsi per i compagni, intensità non trascurabile, e questo aiuta tanto sia nella crescita sa come adulti, è normale che possano esserci avversità e problemi e vivere meglio insieme.
Maria Ana Vitelaru
Grazie per presenza non solo paralimpici cerco di portare messaggi positività scuola, sport ospedale il più possibile, realizzazione mio sogno di quando ero bambina, sofferto bullismo scuole e cerco di parlarne sempre, sia di bullismo sia di indifferenza. Atti che possono rovinare vita persona.
Luca Venturelli
Avventura iniziata giovanissimo, quando mi è stato diagnosticato autismo, in modo come gli altri ho dovuto imparare a comunicare, quando ho iniziato a correre, lavoro parallelo in palestra, autismo lascia rigidità anche a livello motorio, primo luogo in cui mi sentivo accettato, importanza di aver un tutor, vedo tramite i miei canali quanto sia difficile avere affiancamento competente.
Annalisa Rabitti
Città senza barriere è da tempo a fianco del progetto vita persone disabilità bambini solitudine, dopo la scuola inizia parte più complicato, solitudine, il progetto crea qualcosa che diversamente manca, lo sport colma quel buco, è una parte inclusiva, progetto colma questo gap, grandissimo valore solitudine battaglia contro cui dobbiamo lavorare.
Stefania Bondavalli
Progetto che da tanto tempo aiuta il territorio. È una campagna che cerca di sensibilizzare la comunità, la nostra è una comunità che risponde bene a queste sensibilizzazioni e questo progetto che riguarda l’intera comunità: si diventa grande con le esperienze, con uno strumento straordinario come lo sport. La grande differenza è farlo assieme, questo è il valore fondamentale.
Valeria Prampolini
Come Fondazione dello Sport sosteniamo da tempo il progetto, a livello di strutture, ed è un progetto in cui è importante anche avere competenze, capacità. Ed è importante creare le migliori competenze per poterlo portare avanti.