
Una città abbandonata a sé stessa. Questa è diventata Reggio Emilia. Agosto è il mese in cui si assiste al naturale spopolamento del centro, alla riduzione del traffico, alla chiusura della maggior parte dei negozi. Una pausa meritata per le attività, commerciali e artigianali, per gli studi professionali e il terziario in generale.
Tutte realtà che, nel corso di decenni, hanno fatto crescere Reggio Emilia, diventata centro pulsante dell’Emilia, esempio virtuoso per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, per le famiglie che cercano un luogo sicuro in cui vivere e crescere i propri figli, per gli anziani che trovano cure e tranquillità.
Oggi non è più così.
Camminare per la città in questi giorni trasmette una sensazione di abbandono e di insicurezza (ma è solo una percezione dicono gli attuali amministratori), e si avverte la preoccupazione che ciò che è chiuso non riaprirà mai più.
Le vie del centro, sempre più spettrali già ben prima di questo mese estivo, ora sono completamente deserte, mentre nella prima periferia il degrado avanza con cassonetti dei rifiuti debordanti e aree verdi abbandonate “al completamento del loro ciclo vegetativo” perché così “insegna” la politica dello sfalcio ridotto.
Ma quel progetto di rinascita della città che fine ha fatto? Ridotto a eventi di massa autocelebrativi?
Dov’è quell’attenzione verso i cittadini sbandierata ai quattro venti se tre giovani ragazze in pieno giorno non possono passeggiare per la città senza essere molestate. E’ cronaca di ieri. Pare che i Carabinieri, intervenuti su sollecitazione di una cittadina adulta coraggiosamente intervenuta, abbiano ammesso che ormai i quartieri di Reggio sono tutti insicuri, compreso il centro.
Ce ne siamo accorti tutti!
E ancora, dov’è quell’attenzione verso i residenti della zona della Stazione storica dove addirittura è stato aperto un servizio socio-sanitario per tossicodipendenti, denominato Paradise Street. Che ipocrisia!
Iniziativa che giustamente ha suscitato la reazione indignata della rete dei residenti del quartiere.
Sono loro stessi a dire che non si avverte alcun miglioramento in zona e, anzi, denunciano un continuo aumento del fenomeno dello spaccio, ormai a cielo aperto, con tutto ciò che ne deriva. E chiedono a gran voce almeno il rispetto di un datato Regolamento di Polizia urbana, approvato nel 2018, che riguarda nel complesso la cura dei luoghi e la salvaguardia del decoro del quartiere con relativi divieti evidentemente mai fatti rispettare da nessuno (!).
Questa è oggi la nostra città, governata da amministratori improvvisati che procedono a tentoni. Noi siamo convinti che la città abbia bisogno di ben altri esempi. Il degrado della città aumenta ogni giorno insieme alla autoreferenzialità di questi amministratori; tuttavia, ogni proposta che non proviene dal solito bacino ideologico di sinistra – va precisato della peggiore sinistra – non è tenuta in alcuna considerazione.
Anche quella generosa predisposizione all’accoglienza che caratterizza da sempre i reggiani è stata tradotta in una generica e arrogante affermazione di diritti (la città dei diritti, diceva il Sindaco Vecchi) ancora prima che a questi corrispondano altrettanti doveri, vera misura del cittadino onesto e meritevole.
Così in città l’illegalità diffusa regna incontrastata e i dati – con l’aumento esponenziale dei crimini commessi negli ultimi anni – lo dimostrano.
Sono necessarie misure e iniziative forti, costanti e incisive, che superino questo sistema fondato su ideologia e logiche spartitorie di un potere che oggi appare in tutta la sua decadenza civile e morale.
E ci chiediamo se il peggio debba ancora arrivare….
Avv. Giovanni Tarquini – Avv. Carmine Migale – Avv. Matteo Marchesini –
Dr.ssa Tiziana Evangelista – Dottor Mattia Soliani
Lista Civica per Reggio Emilia
Associazione Reggio Civica