La mattina di mercoledì 22 ottobre 2025 all’Arcispedale Santa Maria Nuova è morto don Remigio Ruggerini, di 87 anni.
Remigio Ruggerini è nato a San Faustino di Rubiera il 27 giugno 1938 in una famiglia che lo ha educato alla fede e accompagnato nel corso della sua vita presbiterale. Dopo aver frequentato il Seminario di Reggio Emilia è stato ordinato prete in Cattedrale il 28 giugno 1964 dal vescovo Socche. Da sacerdote novello don Remigio è stato vicario parrocchiale a San Giovanni di Querciola fino al 1965 per poi svolgere il medesimo servizio nella parrocchia del Preziosissimo Sangue a Reggio Emilia fino al 1967. In quegli anni ha accompagnato anche l’Opera Nazionale di Assistenza Religiosa e Morale agli Operai (ONARMO), un’organizzazione nata per offrire assistenza religiosa, morale e sociale agli operai. Don Remigio seguì in particolare le zone di Sant’Antonino, Veggia e Viano.
Il primo decennio del ministero di don Remigio è stato caratterizzato da un’intensa attività accanto ai giovani e a sostegno del loro percorso vocazionale. Dal 1965 al 1981 è stato insegnante di religione nelle scuole statali e dal 1967 al 1969 vicerettore nel Seminario di Marola. Dal 1967 al 1973 è stato vicedirettore dell’Opera Vocazioni Ecclesiastiche: seguiva i ragazzi che manifestavano il desiderio di entrare in Seminario e manteneva i contatti con le loro famiglie. Dal 1970 al 1973 don Remigio è stato assistente diocesano dell’Azione Cattolica Ragazzi.
Nel 1973 il vescovo Gilberto Baroni gli ha affidato la parrocchia di San Rocco di Guastalla che don Remigio ha guidato come parroco fino al 1982. In quegli stessi anni ha espresso al Vescovo anche la sua disponibilità a partire in missione chiedendo di andare in Brasile. All’inizio del 1980 c’era però bisogno in Madagascar, nel piccolo villaggio di Ampasimanjeva. Nel 1982 a don Remigio è stata assegnata la cura pastorale della parrocchia di Ampasimanjeva e di cinquanta villaggi nella foresta. Si è inserito con entusiasmo e si è messo a completa disposizione delle persone. Complessivamente don Remigio ha trascorso in Madagascar ben 24 anni.
Era chiamato “mon père bulldozer” oppure “mon père pain”. La prima espressione si riferiva all’energia con la quale portava a termine i compiti a lui affidati: sfidava anche la pioggia più intensa pur di raggiungere una comunità nella foresta o per portare aiuto ad una persona bisognosa. Allo stesso tempo don Remigio era buono e sempre disponibile e al mercato non mancava mai di donare un po’ di pane ai bambini che incontrava. Ogni mese don Ruggerini incontrava i catechisti della parrocchia per fare formazione e programmare le attività. È stato il promotore di un pellegrinaggio nella foresta, verso la statua della Madonna della Pace, che si svolge ancora ogni anno il 15 agosto. La statua della Beata Vergine Maria fu collocata ad Anorombato, in una grotta naturale, al confine tra i territori di due tribù rivali.
Don Remigio era molto ben integrato ad Ampasimanjeva e ha sofferto quando ha dovuto rientrare nel 2006. Nel 2007 è diventato parroco di San Prospero Strinati a Reggio Emilia e ha svolto questo ministero fino al 2015.
Negli ultimi dieci anni don Ruggerini è rimasto nella unità pastorale “Sant’Oscaro Romero” come collaboratore risiedendo nella canonica di San Prospero Strinati. La malattia gli ha progressivamente eroso le forze limitando sempre più la sua attività.
Don Remigio viene ricordato nella Messa di mercoledì 22 ottobre alle ore 18.30 nella chiesa di San Prospero Strinati in via Samoggia a Reggio Emilia e nel Rosario recitato alle ore 20.30 nella chiesa di San Rocco di Guastalla.
La salma sarà esposta nella chiesa di San Prospero Strinati a partire dalle ore 15 di giovedì 23 ottobre; alle ore 20.30 nella stessa chiesa si pregherà il Rosario. Le esequie saranno presiedute dall’Arcivescovo Giacomo Morandi venerdì 24 ottobre alle ore 10 nella chiesa di San Prospero Strinati; al termine don Ruggerini sarà tumulato presso il cimitero locale.