Da tempo seguiamo con attenzione e con un po’ di amarezza, l’evoluzione del sistema dei parcheggi nell’area dell’Ospedale.

Riteniamo il Direttore Generale dell’Asl, dott. Davide Fornaciari, per conoscenza diretta, una figura di esperienza e competenza e siamo convinti che, in questo momento storico di grave difficoltà per la sanità pubblica, sia l’uomo giusto al posto giusto. Deve però essere sostenuto nel suo difficile lavoro anche dalla pubblica amministrazione ad ogni livello. Azione sostiene il suo delicato compito e la sanità pubblica, in un contesto segnato da trascuratezze del Governo nazionale e dalla necessità di una correzione di rotta anche sul piano regionale, con una legge sanitaria che oggi appare chiaramente da aggiornare.

La sanità pubblica per tutti è una conquista civile che va difesa e considerata una priorità politica. Una buona gestione delle risorse economiche e umane è parte essenziale di questa difesa.

Detto questo, è necessario riportare la responsabilità sul giusto tavolo.

Leggere che il Comune intende scaricare sull’Asl l’intero peso della gestione dei parcheggi per dipendenti e cittadini che, per motivi di salute propri o dei loro cari, sono costretti a frequentare il nosocomio, non è accettabile.

Ci dissociamo con fermezza da questa impostazione e pensiamo sia un errore politico e amministrativo da correggere.

Basta con la battaglia ideologica sulla mobilità, almeno quando si parla di salute.

Non è stata l’Asl a progettare il poco lungimirante sviluppo urbanistico dell’area o la rete infrastrutturale della città circostante: queste competenze spettano e sono sempre spettate al Comune.

L’attuale amministrazione comunale, erede di quelle scelte, deve dunque farsi carico del problema e individuare soluzioni corrette e lungimiranti, non in danno dei cittadini costretti a frequentare l’ospedale.

Non è responsabilità dell’Asl se la pianificazione comunale negli anni non ha previsto parcheggi adeguati alla crescita dell’ospedale e della città e fare cassa in questa area di grande valore sociale non è un buon argomento.

Azione considera la sanità pubblica una priorità assoluta, non per propaganda come i partiti populisti, ma per convinzione e giustizia sociale. Sappiamo che anche per il Partito Democratico e il Sindaco stesso, un medico, da loro scelto e da noi sostenuto condivide questa priorità. L’amministrazione comunale quindi può e deve passare dalle parole ai fatti, evitando ogni scaricabarile.

Va riconosciuta la differenza tra chi lavora in un ente pubblico con orari regolari e chi, come medici, infermieri e operatori sanitari, affronta turni massacranti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Così come è diverso recarsi in un ufficio o in un negozio rispetto a chi va a curarsi, assistere o visitare un familiare malato.

Nel piano non sono state risparmiate neppure aree adiacenti alla camera ardente, in questo caso e permettete una amara e forse inopportuna ironia, le proteste dei fruitori non emergono, ma non sfuggono a chi rimane.

Serve una decisa inversione di rotta.

Se l’Amministrazione ritiene indispensabile una misura di equilibrio di bilancio, valuti un sacrificio di recupero risorse altrove di cui condivideremo la responsabilità della decisione, non a carico di chi vive per costrizione o lavora ogni giorno nella struttura ospedaliera.

Una scelta ragionevole, equa e necessaria.

Con buon senso e responsabilità, avanti!

Claudio Guidetti 
Presidente regionale ER e Segretario provinciale Azione
Dott.ssa Nunzia D’Abbiero
Responsabile Area Welfare segretaria provinciale Azione