Il Sindaco di Sant’Ilario Marcello Moretti commenta con favore le dichiarazioni dell’economo della Curia Giampaolo Menozzi ai media locali.

“È molto positivo vedere che la posizione della Curia e la nostra hanno ufficialmente un terreno comune. Un segno che non può che essere apprezzato da tutta la comunità. Ribadisco che siamo obbligati ad andare in Cassazione per l’IMU del passato, ma possiamo trovare una soluzione condivisa per il futuro”.

“Siamo lieti che Menozzi – commenta Moretti – tenga distinte le due questioni, ovvero la situazione passata dell’IMU sulla quale per legge non possiamo non andare in Cassazione, e la gestione del futuro, che invece è tutta da definire. Una decisione, quella di ricorrere in Cassazione, che abbiamo preso sulla base di pareri legali concordi, una volta esaminata con attenzione la sentenza di 2° grado, cosa che né il Comune né la Curia  (a 24 ore dalla sentenza) potevano fare in occasione del nostro incontro di inizio settembre quando ci fu chiesto di sottoscrivere l’impegno a rinunciare senza un’adeguata istruttoria necessaria visto l’interesse pubblico e i compiti inderogabili del ruolo del sindaco. Leggiamo quindi con soddisfazione che anche la Curia si apre alla possibilità, che io credo sia una necessità, di trovare una soluzione per quanto riguarda il futuro”.

“Condividiamo insieme quindi – continua Moretti – il forte mandato ai tecnici incaricati dal Comune ed a quelli della Parrocchia per studiare come strutturare il rapporto tra Parrocchia, Associazioni e Pubblica Amministrazione in modo da rendere neutra la loro presenza ai fini IMU. Le strade, all’interno della normativa, ci sono, cerchiamo di percorrerle insieme tenendo in mente che il vero obiettivo è quello di riattivare i servizi al momento sospesi dalla Parrocchia. I cittadini non paghino le conseguenze di una situazione che non è stata voluta dall’Amministrazione.

Al contempo, è importante chiarire alcuni aspetti che hanno generato confusione e dispiacere, come la decisione unilaterale di sospendere la collaborazione per il doposcuola di Calerno, un servizio di grande richiesta e necessità per la comunità che ora stiamo cercando di rimettere in piedi da soli.

Inoltre, non corrisponde al vero l’affermazione secondo cui il Comune non avrebbe sostenuto le iniziative parrocchiali: le attività delle ANSPI, le scuole FISM e molte altre attività hanno sempre ricevuto contributi economici e collaborazioni concrete, tra le più significative della provincia. Chi opera all’interno di queste realtà lo sa bene.

Ad ogni modo, ora lavoriamo insieme sulla riapertura delle strutture, anche per eventi puntuali, che non abbiano ricadute fiscali per la Parrocchia, e sulla fase operativa e risolutoria il Comune è già attivo ed ha preso contatti con i tecnici della Parrocchia.

Voglio poi dire ai cittadini, che giustamente lamentano i disguidi causati dalla situazione, che comprendendo a quale situazione si andava incontro, abbiamo voluto farcene carico da subito, sopperendo alla comunicazione tardiva della chiusura dei locali attraverso il reperimento di spazi per l’associazione Teatro l’Attesa e Sant’Ilario Basket Volley, che però aveva ritenuto di non presenziare al primo incontro.

Come molti cittadini – conclude Moretti – credo che una soluzione vada trovata per il bene della comunità tutta, ma va perseguita con rispetto e trasparenza, ricordando il valore di una storia di collaborazione costruita con tempo, impegno e fiducia reciproca. Continuiamo a lavorare insieme, con equilibrio e senso di responsabilità, per il bene di Sant’Ilario e Calerno”.