Si è conclusa ottenendo un successo straordinario l’edizione 2025 del ciclo di concerti Al chiaro di luna, che ha visto portare grande musica, “suoni tra sacro e natura”, nelle Pievi e le Chiese della montagna reggiana. Chiese che alle volte non sono risultate sufficientemente ampie per far sedere tutte le persone, tantissime, che hanno partecipato alle serate. Il cartellone, promosso dall’Unione Montana dei Comuni in collaborazione con la Direzione Artistica del Teatro Bismantova di Castelnovo Monti, si conferma quindi alla sua 35° edizione un evento di grande richiamo e livello molto alto.
I concerti erano partiti il primo agosto dalla meravigliosa Pieve di S Maria Assunta a Minozzo per poi toccare Groppo, la Pieve di Toano, Baiso, Vedriano, Ramiseto, Frascaro, Regnano, Sarzano e Carpineti.
Sono state più di 2.000 le presenze nei 10 appuntamenti che hanno scandito l’agosto della montagna reggiana. Venticinque i musicisti coinvolti: giovani e talentuose promesse del concertismo italiano a fianco di affermati professionisti che hanno reso ogni appuntamento di una qualità straordinaria. A fare la parte del leone sono stati gli allievi e docenti del Conservatorio reggiano-castelnovese Peri – Merulo. Il programma ha visto proporre musiche dal ‘600 ai giorni nostri: da Pegolotti a Morricone, dal Brasile alla Spagna, dalla Germania alla Francia, e ovviamente l’Italia, fino alla Russia e all’Australia. Particolarmente significativi gli appuntamenti a Groppo di Vetto, che per la prima volta ospitava uno dei concerti, e a Vedriano di Canossa realizzato in occasione della Sagra paesana. Serate che hanno evidenziato il forte coinvolgimento dei residenti che, in alcuni luoghi, hanno allestito un bellissimo rinfresco conclusivo per tutto il pubblico, a segnalare l’orgoglio di ospitare questi eventi di alto livello in località a volte non sufficientemente conosciute e apprezzate.
“Questa stagione concertistica – afferma il direttore artistico Giovanni Mareggini – nella sua semplicità, ma forse in questo sta anche la sua longevità e la sua forza, rappresenti un modello di equilibrio tra le risorse investite e i risultati raggiunti, dando a cittadini residenti e ospiti del nostro Appennino la possibilità di ascoltare buona musica, in luoghi suggestivi, carichi di storia e tradizione, e al contempo dando la possibilità a numerosi giovani artisti di confrontarsi con interpreti affermati e proporre il loro talento davanti ad un folto pubblico”.
Aggiunge il Presidente dell’Unione Appennino, Emanuele Ferrari: “A 35 anni i Concerti Al chiaro di luna si confermano non solo una proposta fortemente radicata e di qualità alta, ma anche un evento quanto mai “giovane”: non solo per l’età di molti tra i musicisti coinvolti, ma con grande piacere anche tra il pubblico abbiamo potuto vedere spesso ragazze e ragazzi appassionati, o che hanno colto questa occasione per avvicinarsi a questo mondo musicale così variegato e affascinante. Ringrazio la Direzione artistica, e anche i comuni di Baiso, Canossa e Viano, che pur non facendo parte dell’Unione hanno voluto ospitare eventi della rassegna, ed i cui amministratori e le loro comunità sono stati felicissimi per questi appuntamenti. Per noi sono davvero motivi di grandissima soddisfazione: già da oggi diamo l’arrivederci al prossimo anno”.